maggio 2013

Franco Gioacchini: É ora di tornare al commercio delle persone

«Tutta la rete distributiva al dettaglio deve uscire dalla sbornia di consumismo che sta vivendo». Va dritto al punto Franco Gioacchini, presidente del Consorzio rivenditori al dettaglio di Roma, con il suo intervento al primo Big&Small flash . «I mercati rionali – spiega Gioacchini – godono di tre fattori di positività: la prossimità, visto che il mercato può diventare il nuovo centro commerciale di quartiere, la qualità, che sta fortunatamente tornando al primo posto nelle motivazioni di acquisto, e il rapporto con il consumatore, e chi meglio degli operatori del marcato sa instaurare un rapporto di stimolo e consiglio con l’acquirente? C’è inoltre un altro importante fattore, quello del prezzo che nei mercati è più basso per antonomasia».

La logica conclusione è quindi, secondo Gioacchini, che «è forse giunto il momento di tornare al commercio delle persone e di abbandonare il commercio della finanza». Soprattutto per una città come Roma, servita da ben 130 mercati rionali e da una miriade di negozi di prossimità, nella quale quindi sembra difficile capire la presenza di così tanti centri commerciali.

Nelle considerazioni di Gioacchini arrivano poi tuttavia anche le note negative. «Innanzitutto – spiega il presidente del Coride – i mercati sono sotto-considerati sia come fenomeno economico che sociale. È quindi forse necessaria la volontà, anche politica, di rilanciarli, con norme nuove che aiutino, anche finanziariamente, gli operatori del mercato. Soprattutto si dovrebbe ritrovare il feeling, che si è perduto, tra la produzione agricola e i mercati rionali».

«C’è da aggiungere – ha continuato Gioacchini – che il 90% dei clienti sono soddisfatti del mercato. E allora chiudiamola finalmente con questa sbornia di consumismo e torniamo alla prossimità e soprattutto al commercio delle persone».

 

Guarda l'intervento integrale di Franco Gioacchini

 

 

  • Invia a un amico
  • Stampa