ottobre 2011

La ricetta per superare la crisi: qualità nei prodotti e nei servizi

(27 e 28 OTTOBRE-ROMA-HOTEL ROME CAVALIERI)

TUTTO PRONTO PER BIG&SMAL, CONVEGNO SULLE FORME DEL COMMERCIO E DEL MARKETING DI FILIERA

LA RICETTA PER SUPERARE LA CRISI: QUALITA’ NEI PRODOTTI E NEI SERVIZI


Non è certo con i grandi numeri e l’offerta massificata che l’Italia può far fronte a questo periodo di crisi. Specie in campo agroalimentare, troppo evidente risulta il gap che ci separa dai nostri principali competitor per pensare di poterli affrontare su questo terreno. E quindi spazio alla qualità dei prodotti e dei servizi, all’internazionalizzazione, alle nuove strategie di comunicazione: questi sono solo alcuni dei temi che verranno sviluppati nel corso di Big&Small, in programma a Roma il 27 e il 28 ottobre (Hotel Rome Cavalieri, via Cadlolo 101).

“Albert Einstein era solito dire che la crisi può essere una grande benedizione perché porta progressi, la tragedia è nel non voler lottare per superarla – dichiara Mauro Loy,  numero uno della Methos, la società di consulenza organizzatrice della manifestazione – e Big&Small vuole essere anche un luogo di confronto e una fiera delle idee, dove riuniremo alcuni dei nomi più importanti dell’economia, della distribuzione e della produzione, proprio allo scopo di trovare delle soluzioni che ci aiutino ripartire. Idee di slancio, utili per uscire da questa palude nella quale ci si dibatte da ormai troppo tempo”.

E in effetti, Big&Small proporrà uno straordinario parterre di partecipanti, in grado di sviluppare temi fondamentali come l’identikit del consumatore, l’evoluzione dei consumi e del retail, gli strumenti a sostegno delle imprese, la certificazione dei prodotti come garanzia di eccellenza e strumento di marketing, il rapporto tra industria e distribuzione, le opportunità per la grande e la piccola distribuzione.

 “Ma il vero fil rouge che unirà i diversi percorsi è proprio quello della ricerca della qualità – puntualizza Loy – vista sia come una richiesta da parte del consumatore per essere rassicurato in questo momento di profonda incertezza, sia come opportunità per portare nel mondo il made in italy con produzioni di alta fascia, come imposto dall’attuale polarizzazione del mercato. È  proprio l’eccellenza, accanto a servizi come la ristorazione, la leva su cui agire per affrontare le sfide delle economie emergenti, ed essere protagonisti dei mercati con il nostro lifestyle.  Siamo il Paese con il maggior numero di prodotti a denominazione di origine ed è proprio su questo tavolo che dobbiamo giocare le nostre fiches”.
Ma se la qualità dei prodotti è insita nel dna del nostro Paese, molto si può fare sul versante del sostegno alle diverse realtà, creando nuovi incubatori delle eccellenze e sostenendo quelli già in campo, come ad esempio la GDO italiana. I più grandi retailer della distribuzione italiana, a differenza del colosso Carrefour che è ben consolidato anche in Asia con oltre 600 ipermercati, nonostante i timidi segnali di valorizzazione dell’eccellenza con la premium price, manifestano una scarsa vocazione all’internazionalizzazione, terreno fertile per i prodotti “superior” italiani.

Non a caso Big&Small vedrà riuniti nomi importanti della GDO, tutti concordi nel vedere in una proposta altamente qualitativa l’asso nella manica per entrare in sintonia con un consumatore locale e globale, molto attento sotto questo punto di vista.

Non è certo un caso – conclude Loy – se ultimamente i grandi gruppi puntano moltissimo, anche in termini di comunicazione, sulle eccellenze agroalimentari o, in certi casi, su nomi importanti nel campo dell’alta cucina. Tutti hanno intercettato il bisogno del consumatore di portare sulla propria tavola prodotti buoni e garantiti; ora si tratta di capire come ricostruire un dialogo tra gli attori delle filiere e creare un sistema di collaborazione per garantire tutto questo nel migliore dei modi e Big&Small punta anche a questo obiettivo”.

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