Ottobre 2013
Il boom dell’ambulantato grazie a qualità e flessibilità
L’ambulantato, negli ultimi anni, sta conoscendo una crescita importante. A certificarlo è Franco Gioacchini, Presidente onorario Fiva Confcommercio.
«Sarebbe riduttivo soffermarci ai soli numeri – spiega il presidente della Federazione italiana venditori ambulanti e su aree pubbliche -, che vedono una escalation a livello nazionale dalle 125.000 imprese del 2009 alle circa 175.000 censite nel 2012.
La crescita è testimoniata soprattutto dalla realtà quotidiana, che vede un gradimento sempre crescente da parte dei consumatori. Perché il commercio su aree pubbliche è estremamente flessibile ed è in grado di rimodulare la sua strutturazione in tempo reale: talvolta, a livello di offerta merceologica, anche da un mercato all’altro. L’organizzazione dell’impresa è in funzione dello spazio disponibile e della domanda del consumatore. E non è facile trovare caratteristiche analoghe in altri settori economici.
A Roma basterebbe fare due passi a Piazza Campo de’ Fiori o al Mercato di Piazza Vittorio per capire come, grazie alla vocazione turistica o alla specializzazione merceologica, le due aree mercatali riescano a coniugare decoro urbano, produttività economica, folklore.
Ma è un fenomenologia in crescita anche sotto il profilo “culturale” – continua Gioacchini – Il progetto di riqualificazione del Mercato Prati, che prevede una gestione unitaria della struttura tra gli operatori, e del Mercato Gianicolense, a costo zero per l’amministrazione comunale, ne sono le testimonianze più importanti.
Insomma, qualità dei prodotti, professionalità dei produttori, attenzione ai freschi, convenienza, prossimità e territorialità sono i driver che, nel complesso, hanno guidato, e continuano a farlo, la crescita del settore».
Sarà questo uno degli argomenti di discussione di “Dedicato al futuro” la sesta edizione di Big&Small che si terrà a Roma il prossimo 26 novembre.