MAGGIO 2013

I nuovi modelli di consumo secondo la senatrice Bonfrisco

Nel corso del Big&Small flash di Roma a parlare di economia e di commercio è stata anche la Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco. «Da parte della politica – ha spiegato l’Onorevole - c’è bisogno di grandi competenze, ma anche di un grande senso di appartenenza al Paese. Innanzitutto è necessario andare ad agire sui modelli europei che non sono adeguati a tutti gli Stati membri. Per cambiare quei paradigmi abbiamo delle proposte basate sul tradizionale assetto economico e sociale italiano».

Se è quindi vero, secondo Bonfrisco, che si devono ripensare alcuni schemi di quel consumismo che ha caratterizzato la nazione negli anni passati, non è tuttavia necessario, secondo la Senatrice, contrapporgli un nuovo frugalismo, considerato una soluzione di corto respiro. È meglio invece inaugurare nuovi modi di intendere il consumo, recuperando il Made in Italy autentico. Una necessità non più prorogabile se vogliamo sopravvivere come continente europeo e come italiani all’interno dell’Europa, imparando anche a muoverci efficacemente nel mondo, un mondo che ha recentemente spostato il suo baricentro da un oceano a un altro e con mercati in espansione da dove arriva una forte domanda alla quale dobbiamo saper rispondere.

La Senatrice ha tuttavia spiegato che non basta guardare oltre i confini europei, ma che è anche necessario rivedere dei fattori e delle caratteristiche “di casa nostra”. Ricordando innanzitutto che la demografia ha la sua importanza e che l’invecchiamento della popolazione europea ci fa pagare un prezzo alto, avendo generato quel consumismo sbagliato, fondato su un modello di famiglia molto contenuta.

«Dobbiamo certo tagliare la spesa pubblica – ha aggiunto Bonfrisco – e dobbiamo tagliarla sapientemente, eliminando quella inefficiente e mantenendo quella buona e necessaria che dobbiamo continuare e finanziare e per farlo occorre consumare e sostenere quella domanda interna che oggi è quello che ci manca. Oggi il nostro commercio, in occasione di questa crisi, ha l’occasione di trasformarsi e deve farlo pensando alle grandi difficoltà e alla mancanza di servizi di cui soffrono le famiglie italiane. E allora se nei mercati potessimo trovare anche dei servizi innovativi, di welfare, di attenzione e cura, sul modello di quanto fatto ad esempio dai tabaccai, la sfida con la grande distribuzione si potrebbe vincere».

«Il nostro Paese – ha concluso Bonfrisco – ha bisogno di vedere riconosciuto dall’Europa il proprio modello economico e sociale che secondo noi è migliore di altri e quindi ha bisogno di regole che si adattino al nostro sistema e consentano a noi, per esempio, come già fanno i tedeschi, di usare la Cassa depositi e prestiti per aiutare le imprese».

 

Guarda l'intervento integrale di Anna Cinzia Bonfrisco

 

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