aprile 2013

La piccola e media distribuzione a Roma: scenari e prospettive

Il perdurare della crisi ha determinato un cambiamento dei bisogni e dei consumi fino ad oggi sostenuti. Lʼinasprimento del periodo recessivo sta segnando le dinamiche di sviluppo commerciale, come riflesso di un mutamento dei comportamenti dʼacquisto dei consumatori. Questʼultimi hanno rimodulato il proprio paniere dʼacquisto e la scelta del tipo di format di vendita a cui rivolgersi, con modalità e frequenze differenti rispetto al recente passato. La crisi, quindi, è stata metabolizzata dal consumatore a livello psicologico e si riflette nellʼattenzione al carrello e agli sprechi (117 euro pro-capite annui di prodotti acquistati e diventati rifiuto).
Dopo il “turbo-consumismo” si torna ad una “essenzialità dei consumi”, in cui coniugare qualità, convenienza, freschezza e consiglio allʼacquisto. Dalla grande spesa settimanale di scorta, si passa alla spesa giornaliera.
Quello che attrae oggi è una MODERNA PROSSIMITAʼ.

La distribuzione organizzata, intercettando la virata del consumatore verso peculiarità dʼacquisto non più legate solo ad aspetti promozionali (termina lʼera del 3x2 e dei pacchi famiglia), sta gradualmente modificando la propria offerta commerciale. Con la fine del gigantismo dei formati, degli assortimenti, dei consumi di “scorta” (dettati dalla convenienza delle promozioni) la distribuzione moderna ha avviato un processo di ristrutturazione della rete. Tale processo si sta traducendo in un ridimensionamento dei punti vendita, in unʼattenzione al reparto freschi, in una promozionalità in cui riscoprire la dimensione etica e sociale del distributore, nella convergenza dagli ambienti “piazza” a quelli “mercato”.

La piccola e media distribuzione, principe del vicinato, non è estranea alla crisi ma, nellʼattuale scenario socio-economico, potrà trovare nuove opportunità se capace di interpretare il cambiamento.
Il punto di forza della categoria è proprio lʼaspetto tradizionale legato al format: qualità dei prodotti, comodità nel fare la spesa, relazione diretta con il consumatore. Aspetti questi, ai quali si devono aggiungere degli elementi di servizio, per intercettare nuovamente un consumatore sempre attivo nel cambiamento.
I mercati rionali, anima storica del commercio di vicinato, si trovano di fronte al bivio tra il dinamismo evolutivo e la staticità acquisita.

Grazie ad una ricerca sul campo realizzata con il supporto del Consorzio Rivenditori al Dettaglio (Co.Ri.De.) è stato fotografato lʼandamento della rete mercatale. Dalle interviste effettuate emerge un quadro di forte disorientamento e resistenza al cambiamento. I mercati dimostrano essere unʼimportante forza economica che ha delle potenzialità silenti da ammodernare e incanalare verso lʼidea di mercato come un unicum, in cui ogni singola realtà concorre alla qualità dellʼintero sistema. Una nuova “cultura della moderna prossimità” per ricreare una forte identità verso i consumatori, ripartendo dal legame con il territorio per definire un posizionamento competitivo.

Nello stato complessivo delle dinamiche di sviluppo della rete distributiva, con una forte crisi dei format distributivi che ha interessato tanto la grande, quanto la piccola distribuzione, i negozi di vicinato continuano a crescere dimostrando una vitalità dovuta alla capacità di leggere i bisogni dei consumatori e modificarsi in tempi rapidi. Lʼaffermazione del vicinato moderno è quindi, una grande opportunità soprattutto per la piccola e media distribuzione, che è chiamata a compiere un salto culturale di ammodernamento, per convergere nuovamente verso i nuovi desiderata dei consumatori.

Vai all'area Materiali per scaricare l'infografica e il report dell'indagine "La piccola e media distribuzione a Roma. Scenari e prospettive" presentata a Roma ad aprile durante il primo "flash" di Big&Small al Tempio di Adriano.

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